Un recente studio pubblicato su Cancers mostra come la curcumina può ridurre nei pazienti con cancro del seno il dosaggio nel sangue del tamoxifene (farmaco anti-estrogeni); in tal modo se ne ridurrebbe, verosimilmente, anche l’efficacia terapeutica.
Ciò è dovuto all’interazione con un particolare citocromo, che degraderebbe più rapidamente il farmaco, se stimolato dalla curcumina (con o senza piperina).
In attesa di studi su coorti più ampie, pertanto, NON si consiglia l’integrazione con la curcumina in questi pazienti.
Tre conclusioni:
- Esistono altre terapie integrative per i pazienti con cancro del seno, usiamole;
- La curcumina è un eccellente fito-farmaco. Va prescritto da medici esperti nel settore, perché come tutti i farmaci ponderali può avere interazioni ed effetti collaterali. Basti ricordare il recente warning sui pazienti con problematiche epatiche;
- Come per i farmaci chimici anche per quelli di origine vegetale (fitofarmaci) ci sono studi sui meccanismi biochimici, che spiegano il loro meccanismo d’azione. Sempre più scientifica, dunque, è l’uso della fitoterapia, che dovrebbe far parte del bagaglio terapeutico di tutti i medici.